Zeta Virus,
Un nuovo titolo da esporre fieri sullo scaffale o, con Zeta Virus, proprio non ci siamo?
In questi giorni, nella programmazione di Amazon Prime mi sono imbattuta in un film horror sugli zombie: Zeta Virus o The Demented, titolo originale.
Il regista, Christopher Roosevelt, ha messo in scena una trama piuttosto semplice: un gruppo di studenti -composto da Taylor, David, Naomi e Brice, nuova stella nascente del football – che stanno partendo per la solita gita fuori porta.
I ragazzi sono ospiti del loro coetaneo Howard, fidanzato di Sharley. Tutto ha inizio in questa splendida villa, poco fuori città, una location interessante dove passare una settimana tranquilla. O almeno questi erano i loro piani, quello che i protagonisti non sanno é che le prossime ore saranno tutt’altro piacevoli e tranquille.
Durante la loro permanenza, Howard getterà via la maschera di bravo ragazzo provando ad insidiare la ragazza di Brice, inconsapevole che, poco distante, Sharley stava osservando tutto quanto.
La situazione tra le ragazze sta prendendo una brutta piega ed è qui che le cose, per i malcapitati vacanzieri, iniziano a degenerare. Il primo campanello d’allarme arriva dal mondo animale, con l’apparizione di un cane che prova ad aggredire l’allegra comitiva. Sarà cercando aiuto che capiranno che l’esplosione sentita qualche giorno prima non era dovuta ai festeggiamenti in città, ma ad un attacco terroristico di tipo batteriologico, proprio nei dintorni della cittadina. La situazione inizia a pesare sui ragazzi che, se inizialmente erano all’oscuro di tutto, ormai non possono far altro che scappare dal loro, non più isolato, rifugio.

Molti riferimenti ad altri film dello stesso genere, come l’omaggio a Cujo anche se forse, nell’aspetto e nei modi, gli animali qui ricordano più i nostri cari cuccioli di La razza del male, e Resident Evil per l’affabilità.
Parlando degli infetti invece, gli zombie appartengono alla categoria di quelli veloci, che restano dormienti, come siamo stati abituati a vedere in WWZ, finché non sentono qualche rumore. La tensione nel film va via via crescendo, dopo un inizio lento e dal tono romantico che potrebbe fare da intro ad una commedia per adolescenti innamorati.
Tutto sommato Zeta Virus riesce nel suo intento, quello di intrattenerci durante queste giornate in cui tutti noi siamo bloccati in casa. Non brilla di originalità, ma le citazioni sono piacevoli: ricordate le infermiere in Silent Hill? Apprezzabile il finale che non è affatto scontato, forse l’unica nota positiva del film.