Haunting, le presenze di Hill House
Un ricercatore alquanto sadico, Dr. David Marrow (Liam Neeson), sceglie tre persone con disturbi del sonno per rinchiuderli in un antico e spettrale castello, con la scusa di trovare una soluzione alla loro insonnia.
La verità, però, è un’altra: Marrow vuole “investigare le dinamiche della paura”, portando quindi i tre malcapitati ad avere uno stato emotivo assolutamente incompatibile con un buon sonno.
Theo (Catherine Zeta Jones) e Luke (Owen Wilson) sono solo stressati e nevrotici, ma Eleonor “Nell” Vance (Lili Taylor) è la più fragile e suggestionabile del gruppo. Ha passato undici anni ad accudire la madre inferma fino alla sua morte, ed ora cerca un riscatto, una rinascita dopo quel purgatorio.
Marrow inizia sin dalla prima sera a mettere il gruppo in uno stato di inquietudine, raccontando la sinistra storia legata all’uomo che fece costruire il castello, Mister Crain, il cui inquietante ritratto troneggia sopra una rampa di scale. Mister Crain non poteva avere figli e la moglie morì impiccandosi, tuttavia voci di bambini si odono per i corridoi, piccole statue raffigurano angioletti, che sussurrano di notte per avvisare Nell di un pericolo che sta arrivando. Infatti, quello che Marrow non sa è che al di là dei suoi tentativi di manipolazione psicologica ai danni dei tre, qualcosa o qualcuno abita davvero a Hill House, ci sono delle presenze oscure, Hill House è viva, parla e implora aiuto a chiunque sia capace di ascoltarla.
La salvezza sarà solo nelle mani di Nell, giudicata inevitabilmente pazza dagli altri, ma sensibile alle voci dei bambini, che custodiscono un terribile segreto legato a Mister Crain, non più un infelice uomo che non poteva avere figli, ma un orco crudele…
[foto: Cinematographe.it]
Haunting – Presenze è un film del 1999, diretto da Jan de Bont, tratto dal romanzo horror di successo L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, lo stesso romanzo da cui è stata tratta la serie Hill House di Mike Flanagan. Ciò che affascina maggiormente di questo film è il concetto del luogo dell’orrore, il luogo che attrae e terrorizza allo stesso tempo, lontano dalla città, lontano da chiunque possa accorrere in aiuto, perché “nessuno vi potrà sentire gridare, di notte, nel buio”. Il cinema horror è pieno di questi luoghi dell’orrore, dal castello di Dracula fino all’Overlook Hotel di Shining. Per il resto, purtroppo, gli effetti speciali lasciano il tempo che trovano: sono passati venti anni, quindi alcune scene possono apparire ingenue e poco spaventose, tuttavia, nonostante la critica lo abbia stroncato, candidando il film a ben cinque Razzie Awards, la storia possiede un potere suggestivo non indifferente.
Trovate Haunting sulla piattaforma Netflix, così come la serie Hill House, e il romanzo della Jackson in edizione Adelphi.