Il Cimitero di Heaven’s Bay, di Alexander Land
John Stanford è il guardiano del faro di un promontorio sulle coste del North Carolina, un lavoro tranquillo, solitario, a volte un po’ monotono, soprattutto ora che la sua amata gatta Sammy non c’è più. Chiunque abbia avuto un animale sa quanto possa essere doloroso e, per darle una degna sepoltura John Stanford deciderà di seppellirla nel vecchio cimitero abbandonato di Heaven’s Bay. Quando è prossimo a dare l’ultimo saluto all’amato animale tra le vecchie lapidi un malinconico canto attirerà l’attenzione del guardiano del faro. È una donna che sta intonando quella struggente melodia… incuriosito da quella inusuale presenza, in quello che credeva un posto abbandonato proverà a scambiare due parole con lei scoprendo come si chiama: Elisabeth. Ma come dal nulla si era materializzata così nel nulla scompare, lasciando il guardiano del faro carico di domande. Da quel momento i destini di questi due personaggi si intrecceranno in una storia che ha radici nel passato ed a strani eventi connessi ad un misterioso personaggio dall’abito nero.
Il Cimitero di Heaven’s Bay è una storia che ho letto tutta d’un fiato, scritta senza troppi fronzoli, ma estremamente avvincente. Vi dirò, avrei preferito non fosse solo un breve racconto, ma un libro vero e proprio, soprattutto perché sono rimasta estremamente incuriosita dai personaggi, in particolare dall’uomo in nero e dalla figura del vecchio libraio (chissà perchè). Azzeccatissima anche la scelta dell’ambientazione della vicenda, non so voi, ma quando si tratta di fari e di cimiteri abbandonati la storia sembra sempre promettere bene, ed infatti è stato proprio così. Tra le pagine inoltre l’autore ha inserito dei frammenti di un diario che vanno ad arricchire il racconto rendendolo ancora più interessante, per non parlare di un finale estremamente dolce e per nulla banale.
- Anno: 2017
- Casa editrice: ILMIOLIBRO – self publishing 2018