Nell’erba alta, Stephen King e Joe Hill
Se c’è una cosa che i libri horror ci hanno insegnato, in special modo quelli di King, è quella di prestare attenzione a luoghi semi abbandonati lungo le interstatali americane. Perché anche il semplice fermarsi per prestare aiuto ad una voce in lontananza può trasformare un viaggio in una discesa verso gli inferi.
Nell’Erba alta, come ogni storia kinghiana che si rispetti parte da queste premesse: due fratelli inseparabili, Cal e Becky DeMuth, sono in viaggio su una strada del Kansas diretti in California dopo che la ragazza ha scoperto di essere incinta. Un viaggio come tanti quindi, fatto di soste in luoghi turistici e di aspettative per la nascita del bambino, tuttavia c’è qualcosa li aspetta lì in Kansas. No. Non è Oz, ma qualcuno che chiede aiuto. Una voce si leva infatti da un campo d’erba: “solo alta erba verde che si stendeva lungo un orizzonte anonimo e infinito…” accanto ad luogo abbandonato dove sorge una chiesa dallo strano nome di Pietra Nera del Redentore.
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Dal momento in cui i due ragazzi decideranno di addentrarsi in quella distesa verde per aiutare un bambino che dice di essersi perso, andranno incontro a conseguenze inimmaginabili. Perchè in quel campo c’è anche qualcosa di oscuro e potente che si aggira tra quei fili d’erba che sembrano avere vita propria e, nessuna intenzione di farli uscire da lì. Una entità primordiale che attira le sue vittime in quel labirinto verde, che come nel racconto I Figli del grano, va reclamando il tributo di sangue che le spetta…
Il racconto, uscito in America nel 2012 e in Italia nel 2013, è una di quelle storie in cui pagina dopo pagina vieni catapultato nelle angosce e paure dei due ragazzi persi in quell’ inferno verde, sebbene l’uscita sembri così vicina da poter essere vista semplicemente saltando. Leggendo ti senti perso e disorientato come loro nonostante tu sia solo sul divano di casa (il quale talvolta sembra avere un potere molto simile a quello del campo di erba).
Nell’erba alta è una storia cruda da leggere tutta d’un fiato, in puro stile King, la cui maestria nel rendere la quotidianità piena di mostri si va a sommare a quella di Joe Hill, che dimostra di essere bravo quanto il padre. Sì, avete capito bene, Joe Hill non è altri che Joseph Hillstrom King, figlio del Maestro e scrittore. “In the Tall Grass” diventerà presto anche un film: Netflix infatti ha annunciato che sarà disponibile dal 2019. Da non perdere!