Mostro, di Randall Boyll
I mercatini di libri usati nascondono tantissimi tesori e proprio in uno di questi ho trovato “Mostro” di Randall Boyll. Sarà stata la copertina raffigurante due occhi e un volto di mummia o semplicemente perché nella breve trama veniva nominato Stephen King, fatto sta che questo libro è tornato a casa con me. Questa storia ha come protagonista un ragazzino di nome Arnold White che vive in un inferno chiamato Wabash Heights, ridente cittadina dell’Indiana in cui l’occupazione principale è bere e picchiare mogli o figli. Arnold ovviamente appartiene a quest’ultima categoria, ed è proprio durante uno dei tanti soggiorni in ospedale che conosce un uomo che gli rivela un segreto, un tesoro nascosto in una fattoria della zona e delle parole magiche che possono riportare in vita i morti…La vita del ragazzino viene così catapultata in una serie di strani eventi e di inseguimenti per arrivare a questo tesoro che si rivelerà essere un sarcofago egizio trafugato anni prima. Egli, deciso a cambiare quella vita fatta di soprusi e botte, intraprenderà una corsa contro il tempo e contro l’intera città per trovare questo tesoro e poter finalmente andarsene via. Una missione impossibile per Arnold, tuttavia, una strana mummia risvegliata grazie alle parole magiche e il potere della scrittura (e di Stephen King) arriveranno in suo aiuto. Boyll infatti, nel corso della storia fa continui riferimenti sia alle opere di King che ad alcuni suoi luoghi simbolici, riuscendo a creare passaggi interessanti e talvolta tragicomici.
“Il Maine pullula di fantasmi. Non appena ti aggiri da quelle parti incontri sicuramente qualcuno che ha perso la testa a causa di quello scrittore pazzo di Bangor”
Nonostante mi aspettassi qualcosa di più inquietante, Mostro si è rivelato un libro estremamente scorrevole, avvincente e dalle tematiche molto attuali. I suoi personaggi seppur a tratti grotteschi si dimostrano essere lo specchio di una società corrotta e venale, pronta a tutto pur di arrivare prima dell’altro… ad ogni costo. Forse più che un libro su creature di altri mondi è una storia sugli orrori del mondo reale e degli adulti, che non risparmiano nulla al povero Arnold, eroe sgangherato di questa vicenda: “a meno che non si avesse a che fare con un mostro… e Wabash Heights era piena di mostri”
Insomma “Mostro” è una storia che vale la pena leggere, non solo per tutte le volte che King viene nominato (e sono davvero, davvero tante), ma anche perché la sua trama pur essendo non troppo articolata riesce comunque a catturarti e a farti riflettere. Perché non tutti i mostri hanno sembianze spaventose…
[foto: https://paperskininkblood.blogspot.com/]