Long Black Coffin, Una lunga bara nera. Tim Curran

Ogni città ha la sua storia, e ogni armadio ha il suo scheletro. Nel caso di Lynnstown, la sua storia era oscura e il suo armadio conteneva un mostro

Le premesse per una storia capace di tenerti incollato alla lettura, pagina dopo pagina, ci sono tutte. Ho trovato questo romanzo quasi per caso e, per essere stato il mio primo libro di Curran, devo dire che è stato un bel battesimo del fuoco.  Devo avvertirvi però, se siete dei tipi suscettibili e un po’ puritani (certe descrizioni non lasciano nulla all’immaginazione e arrivano come un gancio alla Tyson) lasciate perdere allora, perchè Curran si spinge molto oltre la truculenza e la depravazione che può derivare dal male.

Come per altri racconti che coinvolgono oggetti posseduti, sì, mi riferisco anche a King (scusate ma non posso farne a meno), Long Black Curran ha come punto focale della storia una macchina d’epoca e due amici, in uno scorcio di quell’America profonda fatta di piccole città e di giovani senza prospettive. Il protagonista principale è Johnny Bree, che insieme al suo migliore amico Kurt vive tra sbronze, lavoretti e tormenti provenienti dal passato. Proprio in una sera di ubriacature il suo migliore amico sembra più stranito del solito dal ricordo del suicidio del padre, un uomo non proprio raccomandabile e innamorato della sua macchina, una Pontiac GTO ’67, detta La Bara.

Un soprannome inquietante ma azzeccatissimo, poichè in essa vi troveranno la morte entrambi, il primo suicidandosi alcuni anni prima, mentre Kurt per uno strano incidente. Tuttavia Johnny Bree non sembra convinto. Quella macchina sembra avere un segreto, qualcosa di oscuro e di terribile e come tutti i segreti, essi verranno a galla in tutto il loro orrore. Il giovane Johnny Bree si troverà infatti,  ad avere ben presto a che fare con qualcosa di malvagio e depravato, ma soprattutto assetato di sangue. Perchè su questa cittadina all’apparenza sonnolenta incombe un’ombra, che ha radici in una foresta maledetta e in una creatura indefinibile, antica come il tempo.

In questa storia però non ci sono ne’ vinti ne’ vincitori. Johnny Bree non è un eroe e la sua vita è un mezzo disastro, tuttavia già dai primi capitoli riesci a capire quanto in realtà sia fragile e dal cuore grande, sempre pronto a sacrificarsi per salvare il suo amico. Anche quando questo non c’è più.

I mostri in questo libro sono tanti, hanno varie sembianze, qualcuno può essere scacciato e a volte solo un’anima tormentata può sconfiggerli.  Perchè sa che forma hanno.


Long Black Coffin, Tim Curran | Anno di pubblicazione: 2012 | Uscita in Italia: 2018 | compralo qui 


Dalila Peluso

Accanita lettrice di King fin dall'età di 13 anni, divido la mia vita tra viaggi, librerie e campi di calcio.

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