Venerdì 13: un appuntamento dovuto con l’horror

Quando vedi sul calendario che si sta avvicinando un venerdì 13 non può non suonarti un campanello in testa: per anni ho procrastinato questo appuntamento con un horror tanto famoso, ma finalmente ho potuto togliere questo titolo dalla lista dei film da vedere.

Al 59° posto dei 100 film di genere horror da vedere secondo Movieplayer, Venerdì 13 è un film del 2009 per la regia di Marcus Nispel, già regista di Non aprite quella porta (2003). Con un budget modesto ed un solo attore mediamente famoso, questo venerdì si apre alla chiusura del primo e più famoso venerdì del 1980, in cui una donna alquanto inquietante viene decapitata: costei era la madre di Jason, il nostro mostro, che a differenza di un Norman Bates (non dimentichiamo che la saga di Venerdì 13 e Non aprite quella porta non è altro che una variante della storia di cronaca nera che ha dato vita al nostro amato Psycho), ha in più un elemento sovrannaturale. Ebbene la madre di Jason era diventata pazza perché il suo bambino era affogato nel Crystal Lake, ma ne è resuscitato.

venerdi13 film 2009

[foto:  http://www.darkveins.com | cinema.everyeye.it ]

L’azione si sposta quindi ai giorni nostri in cui cinque ragazzi e ragazze abbastanza stupidi si trovano nel posto sbagliato a fare campeggio: ed ecco che a venti minuti dall’inizio del film quattro sono già stati squartati dall’ira funesta di Jason che impugna un machete e la quinta ragazza, Whitney, viene uccisa. O almeno così sembra…

Sei settimane dopo un altro gruppo di ragazzi va a fare vacanza nei paraggi, tutti altrettanto stupidi, ma a loro si affianca l’eroe, il fratello di Whitney, Clay (Jared Padalecki), l’unico ragazzo con un minimo di buon senso, e questo a sottolineare quanto le leggi dei film horror fondamentalmente seguano le leggi della selezione naturale: fuori gli stupidi, fuori le ragazze oche, fuori i neri (perché è così). Si salvano solo gli intelligenti e le brave ragazze. O almeno così sembra…

Venerdì 13 ti immette sin dal primo secondo nell’horror, non dà spazio a dubbi: stai vedendo un film horror, dal principio alla fine, tranne per delle brevi scene di nudità gratuita francamente evitabili, ma, si sa, eros e thanatos vanno bene insieme. Il fatto che sia un reboot della saga degli anni ’80 lascia spazio ovviamente a nuove soluzioni stilistiche e tecniche, più effetti speciali, per quanto li abbia trovati abbastanza limitati; non l’ho trovato splatter, rispetto al primo film di Nispel, già citato, anzi si è opportunamente limitato. Venerdì 13 è un film da vedere, funziona la trama e funzionano i meccanismi di paura. Ciò su cui si potrebbe discutere è il seguito: venerdì si è aperto ad un crossover con il mostro Freddy di Nightmare, era proprio necessario?

Lavinia Consolato

Inguaribile cinefila cinofila che passa la sua vita nelle sale cinematografiche

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