Stranger Things: pillole rosse in attesa della seconda stagione

Dopo un anno, finalmente stiamo per riabbracciare i nostri amati piccoli eroi: il 27 ottobre Netflix rilascerà la seconda stagione che aspettiamo con ansia, nel frattempo riviviamo qualche momento della prima stagione. Stranger Things è un grande omaggio agli anni ’70 e ’80, è un prodotto cinefilo per cinefili, è un gioco di grandi citazioni cinematografiche e letterarie. Chi non ha pensato a Stand By Me, I Goonies, It il pagliaccio e anche ad E. T. vedendo questi ragazzini in bicicletta? Ma soprattutto ai romanzi e racconti di Stephen King, che del paranormale ha fatto una vera arte. Nella sesta puntata addirittura viene citato dalla zia di Undici: “Mai letto Stephen King?”.

L’amore verso il cinema d’altronde si vede già nel rapporto tra Will e sua madre (Winona Ryder), durante il flashback di lei nella capanna nel bosco nella prima puntata: ha preso i biglietti per andare a vedere Poltergeist, diretto da Tobe Hooper nel 1982. Ricorda che Will era rimasto spaventato da due film: uno con un pagliaccio ed uno con una strega; sicuramente sta facendo riferimento a It, ma è un errore cronologico perché la serie è ambientata nel 1983, il romanzo è stato scritto da King nel 1986 e il film diretto nel 1990. Per quanto riguarda la strega, il dubbio sorge, perché diversi film di streghe ovviamente sono usciti al cinema prima del 1983. E nella terza puntata si vede che nella camera di Will c’è il poster de Lo squalo diretto da Steven Spielberg nel 1975.

Parliamo di Undici, interpretato da Millie Bobby Brown, bravissima per la sua giovane età (13 anni). Una bambina con poteri paranormali, imprigionata, usata come cavia, cresciuta in condizioni anaffettive. Il suo personaggio è figlio della cultura New Age che aveva “inventato” i bambini indaco. Gli esperimenti pseudo scientifici sotto il controllo della CIA sono probabilmente una verità storica, tuttavia è negli anni ’70 che si sviluppano tesi complottistiche a proposito di centrali avvolte dal mistero in cui strani esperimenti hanno luogo: dalla verità alla fantascienza il passo è breve. Ecco che di nuovo torna King, con una citazione da The Mist.
So che può apparire un collegamento forzato, ma un bambino costretto da un genitore a degli esperimenti scientifici mi fa tornare in mente Kilgrave, il villain della serie Marvel Jessica Jones, che vi consiglio assolutamente di vedere, perché ha degli elementi particolari e molto apprezzabili.

cinemetus immagine stranger things

[foto: mtv.com | netflix]

 

“Un luogo di decadimento”, il “sottosopra”, un passaggio nello spazio e nel tempo: ho pensato immediatamente ad Interstellar e al concetto di wormhole quando l’insegnante di scienze prende un foglietto piegato e lo buca con una matita. In questo sottosopra si nasconde il mostro, un mostro antropomorfo con la testa decisamente simile all’ovomorph aperto di Alien (1979), una creatura di cui non sappiamo il desiderio e lo scopo.
La prima stagione pare risolversi con un lieto fine, ma proprio un momento prima della chiusura, Will, chiuso in bagno, vomita un essere simile ad una lumaca, dopodiché la stanza appare come il sottosopra per un secondo. Will è stato contaminato: non ci resta che cercare di cogliere qualche indizio dal trailer della seconda stagione in attesa del 27!
Si concludono qui per il momento le pillole rosse, presto parleremo ancora di Stranger Things.

 

Lavinia Consolato

Inguaribile cinefila cinofila che passa la sua vita nelle sale cinematografiche

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