Presentazione dei mostri

Citando il pittore Francisco Goya, “il sonno della ragione genera mostri”. I mostri sono personificazioni del male, un male che con grandi difficoltà l’uomo riesce a sconfiggere. Se prendiamo in considerazione la grande letteratura gotica (vedi sezione libri), i mostri fanno parte della parte nobile dell’ottocento, già a partire dalle fiabe popolari dei Grimm: Frankenstein, Dracula e vampiri di vario genere, licantropi, Golem e streghe sono dei classici intramontabili, che il cinema, sin dalla sua nascita ha utilizzato e ogni decennio ricontestualizzato.

i mostri di cinemetus

[foto: cinespression.it | onemorepictures.it]

Un discorso a parte vale per i mostri novecenteschi, quali gli zombie (che non sono mostri nel senso puro del termine, ma comunque bisogna eliminarli e difendersi da essi, quindi non me ne vogliate a male), le mutazioni genetiche, Godzilla, animali vendicativi e quanto altro. Ogni creatura mostruosa è figlia del suo tempo.
Lasciatemi inserire un altro tipo di mostro: l’uomo. Non è un concetto retorico, tutt’altro. Vorrei citare un bellissimo horror italiano: Fairytale (2012), diretto da Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini. In principio non c’è un essere soprannaturale che mangia i bambini, è una donna. Quindi film thriller in cui il killer è un uomo, spesso fanno pienamente parte della categoria horror. Pensate che Psycho nel 1961 fece gridare gli spettatori, ed è rimasto come riferimento culturale fino ad oggi.

Lavinia Consolato

Inguaribile cinefila cinofila che passa la sua vita nelle sale cinematografiche

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